Permettimi di amarti (The best friends Vol. 4) by Maddalena A. Cecere

Permettimi di amarti (The best friends Vol. 4) by Maddalena A. Cecere

autore:Maddalena A. Cecere [Cecere, Maddalena A.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-01-04T23:00:00+00:00


Alessio

Sto impazzendo e gli altri non stanno facendo niente per migliorare il mio stato.

Andrea mi ha addirittura accusato di ‘zerbinaggio’! Sono costernato e scioccato. Non sono uno zerbino, so di aver sbagliato con Miki e voglio rimediare, cosa c’è di male? Ciò non toglie che probabilmente ricadrò nei miei errori.

Martina non fa che minacciarmi e, anche se Alessandro ultimamente si è dimostrato un alleato con i fiocchi, quando a parlare è sua moglie, tace. Sarò pure diventato uno zerbino, ma non eguaglierò mai i livelli della Iena.

Veronica, quell’unica volta che mi ha incrociato, mi ha intimato di farmi una vita e di non rompere più le palle a Michela.

Elisa, dolce e premurosa con tutti, si è mostrata d’accordo con il pensiero delle sue amiche pazze.

Team Miki centomila. Team Alessio sotto zero.

Sono solo contro l’universo.

E poi, a peggiorare il tutto, ci si mette d’impegno pure Miki e le sue insulse magliette. Ebbene sì, non so se è lei che ha iniziato a indossare magliette discutibili o se è il mio pene che le ha notate solo ora; fatto sta che la mia vita non è più la stessa e nemmeno i miei pensieri.

Perché non è normale che io speri di essere un neonato affamato appena intravedo la scollatura della mia migliore amica, giusto? Eppure è così e, di certo, non aiuta il fatto che abbia già assaggiato quel seno prosperoso. Dio, voglio essere un neonato e desidero che Miki mi sfami… Ormai è chiaro, sto impazzendo!

Che cazzo, sono ossessionato da quelle tette!

Una cosa è certa, a Natale le regalerò un corredo di maglie a collo alto e pudiche. Dobbiamo limitare i danni. Be’, magari mi tolgo il pensiero e le regalo direttamente un burka, a quel punto i miei problemi saranno solo un lontano ricordo. C’è da dire che l’Ochetta ha anche altre parti del corpo davvero notevoli, tipo gli occhi, ma credo di riuscire a resistere almeno a quelli.

Uno dei punti del mio piano che prevede di limitare i danni, mi hanno portato a chiamare Marco per chiedergli se stasera voleva uscire con me, ovviamente ha accettato subito.

Niente ragazze, solo io e lui e una bella partita a bowling. Devo svagarmi, non devo pensare a Miki che esce con qualcun altro, perché poi penso che quel qualcuno magari si spingerà a toccare le sue tette. No, non posso pensare a queste cose!

Sono talmente bravo che ho deciso di spegnere il cellulare, diciamo pure che non l’ho proprio caricato per non cadere in tentazione.

Solo questa volta. Devo resistere solo questa volta giusto per farmi perdonare, non sopporto la lontananza che si è venuta a creare tra di noi.

“Sei ancora dell’idea di andare al bowling?” mi domanda Marco appena sale in macchina.

“Assolutamente! Io, tu e tante palle”.

“Lo sai che detta così fa un po’ schifo? Spero che quando parli di palle ti riferisci a delle tette…”.

“Puoi per una sera non pensare all’anatomia femminile?”

“Mi stai preoccupando. Sei sicuro di sentirti bene?”

Mi ha già chiesto questa cosa trenta volte da ieri, giuro che se non la smette lo strangolo.



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